Gymnasium, più che una semplice palestra
Questo pezzo lo scrivo per tutti quelli che hanno pensato, ammesso che ci sia qualcuno che lo abbia fatto, come faccio a tenermi in forma tra paninazzi e cene di gala.
Il segreto, per quanto non abbia scoperto l’acqua calda, è fare una dieta equilibrata contenendo gli sgarri alimentari settimanali, bere tanta acqua e fare attività fisica.
Questo è quello che dicono i “bene informati” mentre io… beh io, dopo una durissima selezione, sono stato arruolato al Gymnasium.
Se siete abituati a pensare alle palestre con i macchinari e gente a sbuffare alzando tonnellate di pesi fate reset per seguirmi in questo viaggio.
MENS SANA IN CORPORE SANO
Fabiano Accurso, da qui in avanti Fabiano, lo conosco da diversi anni. Da quando per farsi le ossa faceva l’istruttore in un’altra palestra che ho frequentato seppur per poco tempo diversi anni fa. Incastrare gli impegni di lavoro e il tempo libero non era il mio forte all’epoca soprattutto perché c’era una netta sproporzione tra tempo di lavoro e il tempo libero a sfavore di quest’ultimo.
Avevo provato a uscire la mattina con il cambio in macchina, fare uno spuntino intorno a mezzogiorno, saltare il pranzo per andare in palestra per poi tornare a lavoro ma era improponibile. La sera idem. Dopo una giornata intensa l’unico desiderio era rilassarmi sul divano.
Fondamentalmente il problema era la visione che avevo dell’allenamento: un sacrificio da fare per stare bene esteticamente prima che un’esigenza per la salute fisica e mentale.
Intanto Fabiano è andato avanti. Corsi, perfezionamento, tanta strada tra montagne del territorio e il cammino di Santiago di cui è diventato un vero esperto, fino a decidere di aprire uno spazio di allenamento tutto suo.
CHI DICE DONNA…
Come spesso accade nella vita di un uomo è una donna a segnare il passo. In questo caso è stata mia moglie a iniziare ad allenarsi con Fabiano in modalità personal trainer che significa che gli esercizi o li fai, o li fai. In un orario con quindici, venti persone che ruotano tra attrezzi e varie sale in una palestra normale, al migliore degli istruttori sfugge qualcosa.
Occhio, non che l’istruttore sia responsabile di contare quanti addominali fai, non siamo mica all’asilo, ma la presenza frontale dell’allenatore è tutta un’altra cosa.
Fabiano ha scelto una formula che secondo me serve a monitorare, tramite i progressi dei suoi “clienti” (termine improprio ma ora non mi viene niente di meglio) i progressi delle sue metodologie di allenamento.
Questo è un aspetto che ho apprezzato molto perché significa che ti trovi di fronte ad una persona che vuole crescere professionalmente, che non ti apre la porta della palestra solo per accaparrarsi il mensile, ma che costruisce insieme ad ogni singolo atleta (ecco forse questa è la parola giusta anche se molto generosa, almeno se riferita al sottoscritto) un percorso di miglioramento.
IL PESO E’ RELATIVO
“Lascia stare la bilancia” mi dice spesso. Perché non è il valore assoluto del peso che conta ma come cambia il fisico con l’allenamento e soprattutto come risponde la mente, come l’allenamento incide sul benessere psichico, come cambia la qualità della vita aggiungendo la fatica finalizzata però ad un obiettivo chiaro e condiviso.
Ecco perché non mi meraviglio che sia proprio Fabiano a proporre periodicamente le mangiate della palestra, perché è salutare creare un clima easy attorno al tema del corpo e dell’apparire, un ambiente che pur puntando a dei risultati non aggiunga stress.
Anche perché le mangiate te le fa scontare con le passeggiate domenicali o le lezioni in spiaggia o al campo sportivo. Si tratta di lezioni extra che ci regala per darci la possibilità di una pizza serale in più senza rimorsi o di un piatto di pasta più abbondante la domenica a casa di mamma o suocera.
E’ una questione di armonia e di equilibrio sia fisico che mentale. L’allenamento funziona tanto meglio quanto più sei convinto e sereno di quello che vuoi ottenere e funziona ancora meglio se intorno si crea quel clima da comitiva che è tutto merito di Fabiano.
UNA SALA, MILLE ESERCIZI
Andando nel dettaglio dello spazio di allenamento potrei definirlo un campo di addestramento in miniatura. Nel senso che in un’unica stanza, sfruttando ogni angolo, ogni diagonale, ogni parete, trovi diecimila modi per allenare qualsiasi muscolo, anche quelli che non sapevi di avere.
Una cima attaccata ad un anello come fossimo in un porto, un copertone di un camion o di un trattore, un sacco con una fune – la temutissima “slitta” – un parallelepipedo di legno per farci su e giù a gambe alterne o per saltarci di sopra (fatelo per venti volte o per quaranta secondi di fila e poi ne riparliamo) per passare ai più classici manubri, bilancieri, tappeto e cyclette, step, sacco per i pugni ecc…
E poi la variante impazzita degli esercizi a corpo libero. Un almanacco infinito di movimenti e posizioni di stretching fino alla nausea da rendere spesso superflui gli attrezzi. La noia è bandita.
CHALLENGE E SPARTAN RACE
In questa sua stanza delle torture, Fabiano riesce a creare la condizione psicologica che colpisce le vittime della sindrome di Stoccolma. La vittima finisce col dipendere dal carnefice, si lega a lui assuefatto da una sorta di dipendenza che porta il malcapitato ad accettare sfide assurde.
Per gli atleti del Gymnasium il Black Friday, ad esempio, non ha nulla a che vedere con lo shopping a prezzi imbattibili e non prevede uno sconto per il prossimo mese in palestra. Si tratta di una sfida con tanto di classifica tra tutti gli iscritti chiamati a svolgere una lunga serie di esercizi nel minor tempo possibile.
Per gli irrecuperabili ad aprile ci sarà la Spartan Race… vi metto solo il link ad un video per farvi capire cos’è. Considerate che nella testa di Fabiano tutti dovremmo prima o poi partecipare ad una cosa del genere, quindi gli allenamenti, sotto sotto, sono finalizzati proprio a questo.
L’ELITE DELL’ALLENAMENTO
Più sopra ho scritto che sono stato selezionato. In realtà non è proprio così ma neanche tanto lontano dal vero. Seguendo un tot di persone in modalità personal e un altro tot a gruppi massimo di quattro persone va da sé che non c’è posto per tutti. Quindi in un certo senso il Gymnasium te lo devi meritare.
Se ci sei dentro con l’impegno e la fatica perché i tuoi obiettivi sono anche gli obiettivi del trainer e se fallisci tu ha fallito anche lui quindi siccome lui non chiuderà la palestra se tu fallisci sarai tu ad essere sostituito con una recluta più ambiziosa.
Se invece sei un aspirante spartano, il consiglio che ti posso dare è inizia ad allenarti aspettando che si liberi qualche posto in modo da arrivare già pronto alle sfide che dovrai affrontare.
Da parte mia, a fine maggio tirerò le somme per vedere se mi merito un’altra stagione da aspirante guerriero.
Quanto a te, che tu sia iscritto o desideri farlo l’importante è che ti ricordi sempre che il Gymnasium è più che una semplice palestra.
Complimenti Fabiano! Personalmente, questo è l’allenamento olistico che “ammiro”. Grazie a Gaetano per la condivisione e la rete che crea ogni giorno con i suoi articoli.
Grazie a te Santina per il tuo “passaggio” su queste pagine. Sabato scorso pensavo proprio a fare qualcosa insieme con te e Fabiano…ma poi ne parliamo con calma