Accordion Solo, un concerto da vivere

Poche righe ancora su questo lavoro di Salvatore Cauteruccio. Raccontarlo prima di aver vissuto il concerto e ascoltato i brani del cd, per quanto abbia cercato di metterci il trasporto che Salvatore mi ha trasmesso tramite i suoi racconti, è stato un azzardo.
Le parole sono un mezzo molto potente e spero che più di qualcuno sia stato incuriosito dalla lettura del mio pezzo di qualche giorno fa ma credetemi, oggi è difficile descrivere cosa si prova a vivere insieme a Salvatore una sua performance.
Ho avuto il piacere di essere tra gli ospiti del concerto che si è tenuto a Villa Giordanelli, location che si adatta a qualsiasi tipo di evento soprattutto grazie all’attenzione e alla cura che Andrea Fama e il suo staff mettono per creare la giusta atmosfera, ma credo che questo lavoro di Salvatore si potrebbe riproporre ovunque.
Quando ha iniziato a suonare si è dissolto tutt’intorno. Sono rimaste le vibrazioni della sua fisarmonica, il rumore delle dita sui tasti, il fiato del mantice, il respiro di Salvatore, il ticchettio dei piedi per tenere il tempo.
Ognuno si è sentito un po’ solo con la musica, una solitudine a tratti struggente a tratti piacevole, rilassante. Spiegare questo concerto è un po’ come voler spiegare una poesia, un quadro: non colpisce tutti allo stesso modo, non smuove le stesse corde, le stesse sensazioni ma di certo c’è che ti entra dentro lasciando vibrare le corde dell’anima.
Dopo averlo vissuto vi suggerisco di vivere l’esperienza di assistere ad una presentazione di Accordion Solo e di farlo con tutto voi stessi, in totale presenza di spirito, corpo e mente.